
L’osteocondrite è una patologia del ginocchio che coinvolge un frammento osteocondrale (cartilagine ed osso sottostante) di grandezza e localizzazione variabili.
La posizione tipica delle osteocondriti al ginocchio è il condilo femorale mediale (85%) e solitamente sono di dimensioni medio-grandi (da 1.5 cm a 4 cm di diametro). Meno frequenti sono le lesioni al condilo laterale (13%), alla troclea femorale (2%) ed alla rotula (<1%)
Nell’ADOLESCENTE l'osteocondrite al ginocchio è la patologia della cartilagine più frequente e deriva da una combinazione di traumi, alterazioni del microcircolo ed altri fattori predisponenti. Viene solitamente definita osteocondrite dissecante.
Nell’ADULTO l'osteocondrite al ginocchio può possono presentarsi come lesione traumatica acuta o degenerativa. Le osteocondriti insorte con un trauma acuto sono associate nel 78% dei casi ad una lesione acuta o cronica del legamento crociato anteriore o posteriore oppure del legamento patello-femorale mediale. Nel caso di associazione osteocondrite + lesione del legamento crociato anteriore il versante più colpito è il condilo femorale laterale mentre nel caso del legamento crociato posteriore è il condilo mediale. Quando l’osteocondrite è secondaria ad una rottura del legamento patello-femorale mediale la zona più spesso coinvolta è la faccetta mediale della rotula e la porzione laterale della troclea femorale.
Le osteocondriti degenerative, ad insorgenza più subdola, sono di solito associate ad alterazioni della meccanica articolare secondaria ad alterato allineamento, malallineamento femororotuleo o secondarie a lesioni dei menischi non trattate o asportazione di menischi. Ovviamente la rapidità d’insorgenza di questo tipo di osteocondriti sono legate all’entità del sovraccarico a cui l’articolazione è sottoposta.
Le osteocondriti del ginocchio si possono classificare in 4 stadi a seconda del grado di compromissione dell’osso subcondrale e, pertanto, del grado di instabilità del frammento osteocondrale.
Grado 1: ispessimento della cartilagine e modica alterazione di segnale alla RMN
Grado 2: lesione della cartilagine, frammento adeso all’osso
Grado 3: alterazione di segnale tra il frammento e l’osso che ne indica il distacco
Grado 4: corpo libero articolare
Oltre al grado della lesione osteocondrale, dobbiamo sempre considerare l’estensione della lesione stessa, se è una lesione di tipo traumatico o degenerativa e la presenza di patologie o dismorfismi associati come ad esempio una instabilità legamentosa, lesioni meniscali ed alterazioni dell’allineamento dell’arto inferiore.
Solo la considerazione di tutti questi parametri insieme all’età, al tipo di attività sportiva e lavorativa praticata, potrà orientarci sulla scelta del trattamento.
Trattamento chirurgico
Se il frammento è voluminoso, a volte può staccarsi e migrare in articolazione con dolore e blocco articolare. In questa casista può rendersi necessario un trattamento artroscopico.In altri casi invece il frammento resta attaccato, ma la cartilagine diventa malacica(morbdia, inefficace nello scivolamento e nel proteggere dal contatto) e l'osso sottostante inizia a infarcirsi di edema(liquido) che evoca dolore. In questi casi tra i possibil trattamenti possiamo ricorrere a:
- trattamenti biologici di ricostruzione come ad esempio la tecnica AMIC (stimolazione e riempimento con cellule staminali da midollo osseo)
- trattamenti sostitutivi con bottoni protesici detti Hemicap